Sabato 9 ottobre, nel corso delle attività per Wolakota 2021, c’è stata una visita ufficiale della delegazione Lakota Sioux di Rosebud presso l’allevamento di bisonti di Massimiliano Gatti, a Olmini di Panicale. La delegazione ha visitato l’allevamento e parlato con il numeroso pubblico intervenuto del legame ancestrale tra uomo e bisonte, animale sacro della spiritualità Lakota Sioux. I delegati del Rosebud Sioux Tribe Tribal Council e del governo tradizionale Lakota Sioux dei “sette fuochi” o “Oceti Sakowin” hanno dato il via all’evento con l’emozionante cerimonia di preghiera al bisonte.
“I nostri fratelli Lakota sono venuti a trovarci – dichiara Massimiliano Gatti – e la nostra gioia infinita è densa di gratitudine. La mia, in particolare e dal profondo del cuore, va a chi in questi anni ha lottato con me perché il mio sogno potesse diventare parte della nostra comunità, affinché il bisonte potesse rappresentare il simbolo di una nuova era in cui rispetto e armonia con la natura tornino ad essere valori importanti. Durante l’incontro Moses Brings Plenty ha detto che ritrovare la nostra cultura tradizionale ci rende liberi. Condivido completamente questo sentimento e credo che la nostra libertà sia l’armonia con il creato. Il bisonte ci unisce al popolo Lakota nel passato, nel presente e, ne sono sicuro, nel futuro. Ci tengo a ringraziare tutti, dalla delegazione Lakota che ci ha scelti per il rispetto e per l’amore con cui trattiamo i nostri bisonti, a tutti quelli che sono intervenuti oggi e a tutti quelli che mi sono stati vicini in questi anni”.
Anche Alessandro Martire ha salutato con grande entusiasmo il “gemellaggio” con l’allevamento di Panicale:
“Ringraziamo l’azienda di Massimiliano per la splendida giornata che oggi ci ha regalato insieme al popolo del bisonte. Una bellissima giornata con tantissima gente e un momento in cui abbiamo avuto l’opportunità di incontrare le autorità umbre e di visitare il bellissimo museo paleontologico di Pietrafitta. Un momento importante in cui abbiamo potuto condividere, anche se solo brevemente, alcuni aspetti della nostra cultura e spiritualità che ci legano fortemente alla nazione del bisonte. Grazie davvero a tutti per questa splendida prima, ma non ultima, giornata insieme”.